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F1, Il dominio solitario del Campione e il risveglio della Mercedes

Vettel GP Montreal1

E' inutile parlare di un pilota che non deve più dimostrare di essere maturato definitivamente. Una grande, ennesima, ma noiosissima prova di forza. Le brillanti qualifiche, se pur in un tracciato viscido e insidioso, non l'hanno affatto intimorito, per chi come lui, è sbocciato sotto la pioggia. ...

Vettel GP Montreal1E’ inutile parlare di un pilota che non deve più dimostrare di essere maturato definitivamente. Una grande, ennesima, ma noiosissima prova di forza. Le brillanti qualifiche, se pur in un tracciato viscido e insidioso, non l’hanno affatto intimorito, per chi come lui, è sbocciato sotto la pioggia. Sebastian Vettel è diventato a tutti gli effetti, l’erede designato dell’ex pluricampione del mondo Michael Schumacher. Tutti e due tedeschi, uno stile di guida simile, ma soprattutto, entrambi amanti dell’Italia. Una piccola differenza, che potrà essere cancellata a breve. In Canada la Red Bull non è stata poi cosi tanto veloce, visto l’enorme gap tra i due piloti. Se Sebastian ha viaggiato a ritmi elevatissimi per tutta la durata della corsa (rischiando anche di mandare tutto in fumo nei giri finali), non si può dire certo la stessa cosa di Mark. Il compagno di squadra australiano, chiude quarto a 25 secondi dal leader. Finalmente una prova provata, di un talento che a volte in Formula 1, riesce ancora a fare una gran bella differenza.

Un Gran Premio che merita di essere ricordato per la grande impresa di Fernando Alonso. Il pilota del cavallino dichiarerà al termine della corsa, che il secondo posto è valso più di una vittoria. In effetti non possiamo dargli torto. Continuare a soffrire il sabato è ormai diventata un’abitudine. Noi ci chiediamo se a Maranello si siano accorti delle difficoltà di una vettura, che sa gestire perfettamente il degrado delle gomme, ma che non riesce a partire più avanti la domenica. Forse qualcuno dovrebbe avvisare Stefano Domenicali & Co. degli enormi passi in avanti fatti dalla scuderia di Stoccarda, che in classifica generale, si è portata a soli 9 punti di distanza dalla rossa.

Proprio la Mercedes ha avuto un’evoluzione straordinaria negli ultimi 3 mesi. L’ottimo sprint in qualifica (merito dei test proibiti dalla FIA?) viene però ancora compensato, negativamente, dalle opache prestazioni della domenica. In questo momento la coppia formata da Rosberg ed Hamilton sembrerebbe dare molto filo da torcere ad Alonso e Raikkonen nella lotta al il titolo iridato. Sembrerebbe appunto, visto che il 20 giugno ci sarà quasi sicuramente il verdetto finale (eventuali penalità?), sull’estenuante caso “pneumatici”.