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F1, "Il Rosso torna dominante", ma la Pirelli non da garanzie

Alonso Spagna

Torna a ruggire il “Leone delle Asturie”. La seconda vittoria in cinque Gran Premi, dopo risultati alterni che presagivano ancora incertezza per il proseguo del campionato, riporta fiducia e speranza in Fernando Alonso. Sembra che la Ferrari abbia beneficiato della lunga sosta, nel poter pia...

Alonso SpagnaTorna a ruggire il “Leone delle Asturie”. La seconda vittoria in cinque Gran Premi, dopo risultati alterni che presagivano ancora incertezza per il proseguo del campionato, riporta fiducia e speranza in Fernando Alonso. Sembra che la Ferrari abbia beneficiato della lunga sosta, nel poter pianificare al massimo una soluzione, a quelle decadenze, di una monoposto ancora inconcludente sul giro secco. Partire davanti la domenica, sarebbe di grande aiuto al cavallino. La tranquillità di chi guida prima di tutto, anche se il pilota in questione, si chiama Alonso. Un approccio mentale più rilassante, sapendo delle grandi qualità della macchina sul long-run, renderebbe più facile la gestione della gara. Altre due settimane di pausa, potranno rendere ancora più efficace, una creatura inventata, per un obbiettivo ben specifico; vincere a tutti i costi il titolo mondiale. Gli uomini di Maranello questo lo sanno benissimo, a cominciare da Stefano Domenicali che, rispetto allo scorso anno, sembrerebbe aver cambiato atteggiamento (finalmente), sul modo di dichiarare opinioni e segreti interni, ai media. Tutto fa presagire ad una svolta all’interno della squadra. Meno chiacchiere e più fatti. Perché alla fine al tifoso, interessano solamente le vittorie, e nient’altro.

Come sempre i risultati positivi portano entusiasmo, ma chi conosce bene l’ambiente, sa che non bisogna rimanere troppo seduti sugli allori. Il pericolo ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, e non stiamo parlando certo dell’ormai eterno rivale Sebastian Vettel, ma del silenzioso e concreto, Kimi Raikkonen. Il finlandese della Lotus è riuscito a stupire tutti con prestazioni degne di un ex campione del mondo. 32 risultati utili di fila, e un secondo posto ben consolidato, mettono paura sia alla Red Bull che alla Ferrari. Un rivale in più per i due contendenti (favoriti) al titolo iridato, un protagonista aggiunto per lo spettacolo, di un mondiale davvero avvincente.

Il vero antagonista del campionato 2013 però, non ha le sembianze umane ma, è molto decisivo. Parliamo degli pneumatici. Vera rivelazione, per ora negativa, che mette in contrasto le scuderie. La novità voluta dalla Pirelli (su suggerimento di Ecclestone) per il cambio delle mescole, non ha soddisfatto in pieno le squadre, costrette ancora una volta, a riordinare improvvise strategie al muretto. L’alto degrado è un problema che riguarda la maggior parte dei Team (tranne la Lotus). Dal canto suo, la Pirelli sembrerebbe disposta a rivedere lo studio per la soluzione al troppo consumo (vedi l’ennesima foratura di ieri sulla monoposto di Alonso), con la promessa che, a Monte Carlo, tra quindici giorni, in occasione del 6° GP, ci saranno altre importanti novità.