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F1, Questione di gap

Alonso

L’inarrestabile Kaiser ormai è diretto verso il dominio assoluto . Storia chiusa, sfortunatamente, anche per quest’anno. Forte, troppo forte Vettel grazie ad una maturità personale, ottenuta dai risultati di una vettura invincibile, soprattutto in questa stagione. Il rammarico di Alons...

AlonsoL’inarrestabile Kaiser ormai è diretto verso il dominio assoluto . Storia chiusa, sfortunatamente, anche per quest’anno. Forte, troppo forte Vettel grazie ad una maturità personale, ottenuta dai risultati di una vettura invincibile, soprattutto in questa stagione.

Il rammarico di Alonso lo si è letto dallo sguardo perso sul monitor dei risultati finali. 20 secondi di distacco fanno male, nonostante la fatica di una rimonta arrivata troppo tardi. La distanza abissale dalla Red Bull lo costringe a non partecipare, o meglio, ad essere escluso dalla festa di chi gode (Vettel e Hamilton), al costo di vedere l’umiliazione nei suoi occhi.

Le speranze del Cavallino per le prossime gare, sono racchiuse in percentuali minime. Una sorta di ben servito, un’evidente negazione della realtà, per cercare di mantenere in tutti i modi, quell’orgoglio di chi almeno ha provato ad abbattere quei maledetti “Tori”.

Vedere per l’ennesima volta il sorriso stampato sul volto di Sebastian Vettel, è un dolore troppo forte per l’audace Alonso. Un pilota come lui, in grado di cambiare le sorti di una GP iniziato male, come a SPA, non può essere trascurato. A fine stagione si tireranno le somme di un campionato dall’epilogo scontato, e solo allora si deciderà se continuare o meno questa dannata avventura. Stravolgimenti all’orizzonte, per il momento non si vedono. Le prossime otto gare comunque, decreteranno se la Ferrari nel prossimo mondiale (con un nuovo regolamento), potrà definitivamente competere e soprattutto vincere, il titolo iridato.

La concentrazione però è ancora al presente. Monza non dovrà essere solamente una parentesi di gloria, ma un punto di ripartenza di un disegno di vita sportiva ben delineato, con l’obbiettivo di scrivere una nuova era della Formula 1, nel segno della Rossa.